IsiameD e FOIA al Ministero Esteri

Ho presentato una richiesta FOIA a riguardo dell’ente ISIAMED , venuta alle cronache per l’evidente regalo di politica al limite dell’azione corruttiva fatto in legge di bilancio a dicembre 2017.

Ho chiesto loro se il Ministero Affari Esteri avesse dato loro dei soldi negli anni e mi hanno risposto che non risulta dai loro archivi alcun atto tranne questo piccolo contributo da 5.000 euro:

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Allego anche il file del rendiconto inviatomi relativo alla ISIAMED di 3 pagine.

Strano, visto che l’istituto dice sul suo sito “Oltre al rigoroso raccordo con il Ministero degli Affari Esteri italiano, l’Istituto opera tradizionalmente in piena sintonia con gli Ambasciatori italiani presenti nei Paesi arabi ed asiatici e con quelli che rappresentano questi Paesi in Italia.”

 

 

Autore: eclecticismnow

Tecnologo, imprenditore, curioso, perennemente in viaggio, interessanto a moltissime tematiche profondamente diverse fra loro. Per il momento questo blog è un modo veloce di fare sintesi, miste italiano e miste in inglese, su tematiche scorrelate fra loro. Non bloggo dal 2011, per colpa dei social media.

7 pensieri riguardo “IsiameD e FOIA al Ministero Esteri”

  1. Gentile,

    La ringrazio perché la Sua curiosità rende evidente che l’istituto IsiameD rappresenta una realtà non rappresentabile come un “roditore di contributi pubblici”. L’autorevolezza anche lei, se seriamente interessato e non viziato dalla fake news interessata a cui fa riferimento, avrebbe potuto riscontrata direttamente con l’Istituo che certamente i malevoli lobbisti autori della campagna ignorano perché mossi da altri e diversi interessi personali e di carriera e di contratti di collaborazione continuativa spaesati sul debito pubblico. Ma soprattutto protagonisti della cultura che ha portato l’Italia in serie C nell’innovazione digitale. Lo dice l’unione Europea e questo basterebbe per consigliare loro un atteggiamento adulto e responsabile con almeno le dimissioni dai ruoli che occupano.

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    1. Tre osservazioni:
      – comunicare vuol dire farsi capire, lo stile barocco politichese per le supercazzole non funziona. Per cui ogni azienda dovrebbe ponderare attentamente da chi si fa rappresentare in pubblico. sempre che effettivamente parli a nome di qualcuno, non ci sono deleghe di cui si abbia evidenza pubblica.
      – La commistione tra IsiameD istituto e Isiamed srl non è chiara. Chi parla a nome di chi? L’istituto che forma giuridica ha, da chi è rappresentato e che rapporti ha con la srl? I soldi – che speriamo siano bloccati – definiti “marchetta er Verdini” dal senatore Esposito a chi vanno, a istituto o a srl? e a che titolo?
      – E’ chiaro che non ci sia nemmeno lontanamente la competenza per gestire certi temi. Nessuna delle persone che dice di poter creare un modello ha la più pallida idea di cosa sia un modello, come possa funzionare e su quali tavoli va discusso. La discussione, anche qui, è molto semplice: fateci vedere un documento che spieghi questo modello, perchè le famose “applicazioni pratiche” millantate riguardano attività commerciali di amici e parenti e conoscenti (mio cuggggino).

      ps: Paoletta come sta? peccato aver chiuso l’account porno per scambisti, era divertente. per fortuna è tutto screenshottato

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    2. (cit.): “avrebbe potuto riscontrata “???

      (semi cit.): “modello italiano del food”??? Modello redatto sulla base di UN (1!!!) solo case history (un ristorante di Torino se non ricordo male).

      (cit.): “modello digitale italiano”? Fino a quando non vedrò una comunicazione tecnica ufficiale che descrive caratteristiche tecniche, piattaforme, strumenti che lo descrivono e soprattutto dati a supporto, continuerò a pormi sempre la stessa domanda? A chi (Istituto o Srl) stiamo dando 3 milioni di euro in tre anni? E soprattutto: per COSA stiamo dando 3 milioni di euro in tre anni?

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  2. L’impressione che ho tratto dall’articolo è che l’istituto IsiameD non sia in grado di portare un risultato concreto (come per altro si era spontaneamente impegnato a fare, non l’aveva costretto nessuno).
    Meglio quindi un cospicuo finanziamento che non rischi di incorrere nella disdicevole evenienza di una valutazione dei risultati.
    Quando poi si apprende dagli atti del Senato che il finanziaento viene erogato alla “management company” IsiameD, cioè ad una società di capitali con fini di lucro (http://www.isiameddigitale.eu) il quadro si completa.

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